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Siamo andati ad una data del CRV-MES: ecco come è andata

Abbiamo inviato il nostro Francesco Grillandini, in avanscoperta al CRV-Mes per capire un pò meglio quel tipo di competizione e gli abbiamo spazio in questo articolo di blog perché ci raccontasse la propria esperienza. Il Grillo era già stato nostro pilota nella Mobster Series 2018 in seno allo Sfida da Bar Racing Team.


"Oggi vi racconterò della mia ultima esperienza in circuito, nell’entusiasmante cornice del CRV-MES, nella quale mi sono potuto cimentare grazie al supporto tecnico dell’officina GP One di Livorno (www.gp1one.com) ed alla squisita disponibilità del direttore del campionato, Alessandro De Gregori.


La moto, l'assistenza ed il paddock

Ho avuto l’onore di partecipare alla data di chiusura presso il circuito Tazio Nuvolari di Cervesina, di un campionato decisamente anomalo, visto il particolare anno in corso, ma come sempre agguerrito e divertente! La Yamaha R6 che mi ha messo a disposizione il team capitanato da Manuel Del Greco è stata veramente una sorpresa: talmente veloce da mettermi inizialmente anche in difficoltà… Ma poi, proprio grazie all’aiuto ed alla professionalità dei componenti del team ed ai suggerimenti di Manuel, siamo riusciti ad adattare la moto al mio stile di guida. Eh già: perché se i piloti veri sono capaci di guidare “sopra” i problemi, quelli improvvisati come me si trovano spesso a dover combattere contro la moto, prima ancora che contro il cronometro; e così svanisce soddisfazione e voglia, insieme alla gioia che invece generalmente la moto ti porta a vivere!

Praticamente il lavoro che chiedevo ai ragazzi era quello di compensare con il setting il mio stile di guida, che non era esattamente il più fruttuoso per quel tipo di moto…beh: non so come, ma ce l’hanno fatta! Sono riusciti a farmi passare da una moto con cui non riuscivo a trovare velocità di percorrenza perché aggredivo troppo il freno, trovandomi fermo a centro curva, ad una moto che quasi girava le curve da sola! Alla fine un pizzico di rammarico c’è comunque, perché se avessimo avuto ancora un turno o due, avremmo ulteriormente migliorato… Ma vabbè: l’importante è divertirsi!

Ed anche a questo proposito posso esprimere solo parole di complimenti ai miei compagni di gara, perché ho trovato un bel paddock vecchio stile; con tanti contendenti/amici che si sorridevano con rispetto e malizia da box, ma sempre con la massima correttezza tanto senza la tuta, che tra i cordoli. In un periodo delicato come questo, finire in ospedale è una cosa che non farebbe piacere a nessuno, ancor di più di quanto già generalmente non sia. In pista ho avuto la sensazione di essere sempre circondato da amici con cui condividere questa passione e questi momenti di magica tensione, senza mai avere la percezione che qualcuno potesse cercare di andare troppo oltre, rischiando un azzardo estremo.


Ma ora veniamo al sodo, e parliamo del fuoco: le qualifiche

In qualifica sono riuscito a spuntare una dignitosissima quattordicesima posizione su trentatrè partenti, che in realtà vale molto; perché in questa griglia ci si può trovare fianco a fianco con una millona, e si sa’ che al pronti-via i cavalli fanno la differenza! 

Ma non mi sono deconcentrato, non potevo permettermelo. Infatti, a causa di una temperatura dell’aria di appena 13 gradi, l’organizzatore ha previsto due warm-up lap, come nell’Endurance, per far prendere a tutti una misura un po’ più sensibile con le condizioni dell’asfalto, e far scaldare ancora meglio le gomme prima dell’inizio delle ostilità. 

Nonostante la condizione non ottimale per una gara di moto, mi sono da subito sentito molto a mio agio, e questa cosa mi ha dato ulteriore carica e tranquillità. D’altra parte, se mi sentivo così bene nel giro di allineamento, chissà cosa sarei riuscito a fare in gara!



La gara

Come accennavo poc’anzi, quando al pronti-via ti devi confrontare con le moderne 1000, sono pugni sul grugno! 

Nonostante una partenza rapida, mi sono ritrovato a subire in un colpo solo un duplice sorpasso da parte, per l’appunto, di due mille. Non mi sono però lasciato prendere dallo sconforto, ne tantomeno di sorpresa (eh, era ovvio che succedesse!) e ho mantenuto il sangue freddo per cercare di girare sul mio passo. 


Ma…


Nuovamente un piccolo imprevisto… Siccome non sono un professionista seguito da centomila addetti, e comunque sono lì per divertirmi… mi sono scordato la sera prima di asciugare correttamente il casco. Di conseguenza mi sono ritrovato dopo appena cinque giri con la visiera appannata! 

Guidare in quelle condizioni non è stato per niente semplice, ma nonostante ciò la semplicità di uso della R6 del GP One e la mia voglia di stare davanti, hanno reso meno impossibile la riuscita dell’impresa. Impresa di cui sono contento per la prestazione assoluta, considerando che non sono molto allenato con la moto, e mi mancava un po’ di confidenza con il pacchetto moto/gomme/team; tuttavia sono rimasto un po’ amareggiato sportivamente parlando… Sì, perché quando sei una wild-card, delle volte può essere più divertente arrivare ultimo, ma battagliarsela tutta la gara magari anche con il penultimo, ma almeno non farsi una gara in solitaria.

Che poi, solo soletto non ci sono stato davvero… Infatti ci tengo moltissimo a ringraziare anche super “Pigno” Michele Pignotti! Quando si dice che sugli amici puoi contare, penso a chi, come lui, mi ha aiutato davvero a rendere più semplice questo fine settimana di gare!


Alla fine mi sono sentito un campione per davvero, e anche se la griglia non la pensa proprio così alla fine sono soddisfatto del mio risultato finale che è:

- Ottavo nelle categoria 600

- Diciannovesimo nella assoluta, su 33 partenti


Il bilancio

In conclusione posso tranquillamente dire a tutti che il CRV MES è un’esperienza assolutamente consigliata! Ambiente splendido, concorrenti leali, amichevoli e simpatici come ci dovrebbe insegnare qualsiasi sport, ed un personale organizzativo all’altezza della situazione sempre e comunque!!

Inoltre, vista la mia personale esperienza, mi sento libero di consigliarvi di appoggiarvi all’officina GP One di Livorno, e di affidarvi alle esperte mani di Manuel Del Greco. Che si tratti di moto, scooter, o assistenza in pista a moto (e pilota), saprà sempre come soddisfare le vostre richieste!


I ringraziamenti

Il mio ringraziamento più grande va come sempre ai miei sponsor, che mi supportano sempre nelle mie avventure; ed il bacio più grande va al mio Nicolino, che a breve andrà pure più forte del babbo!”


La scelta tecnica

Francesco Grillandini in questa gara ha utilizzato casco Cast Helmets, tuta Texsport, stivali TCX Rt Race Pro.



*Traduzione dalla lingua del “Grillo” a cura di Marco Rutilli




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